IL MIO ORIENTAMENTO TERAPEUTICO CENTRATO SULLA PERSONA NELLA SUA COMPLESSITA’: IL MODELLO SISTEMICO-RELAZIONALE

Nella relazione terapeutica come terapeuta sistemico-relazionale, mi pongo come una sorta di regista, che si muove dentro e fuori la terapia. Cerco di promuovere un’esperienza emotiva, che permetta di risvegliare potenzialità presenti nell’individuo, nella coppia e nel sistema, rintracciabili nella sua storia e nell’esperienza differenziata di tutti i suoi membri. Questa esperienza condivisa, aiuta l’individuo, la coppia, la famiglia a riscrivere il copione della sua storia e dei suoi singoli membri e a dar vita a dei racconti personali. Il metodo di lavoro è quindi basato sulla narrazione.

La terapia ad orientamento sistemico-relazionale è una modalità di intervento mirata a fornire un aiuto efficace ed un sostegno emotivo a persone che stanno attraversando un periodo difficile della propria vita. Chi si trova in questo momento in una condizione di disagio (nella relazione di coppia, in famiglia, nel contesto lavorativo, nell’ambiente scolastico, nel rapporto con se stesso) e desideri cambiarla, o gestirla in modo più funzionale e sereno può considerare la psicoterapia come uno spazio elettivo, privilegiato e  transformativo per chiarire, affrontare e superare le proprie difficoltà e ritrovare il proprio equilibrio, l’autonomia ed armonia interiore.

La terapia ad orientamento sistemico-relazionale si rivolge ad individui, coppie e famiglie. Un’altra applicazione importante di questo modello è nel lavoro istituzionale con bambini e adolescenti problematici, nell’intervento con coppie in crisi o in fase di disgregazione familiare e in situazioni di gruppi sociali svantaggiati o marginalizzati.

La terapia ad orientamento sistemico-relazionale prevede una modalità di lavoro basata sul colloquio faccia a faccia, in un ambiente gradevole, confortevole e curato in ogni particolare per stimolare i cinque sensi.

La prima fase della terapia, che in genere dura tre incontri, si pone come obiettivo la conoscenza reciproca e la focalizzazione del problema presentato. Al termine di questa prima fase faccio una proposta d’intervento personalizzata. A seconda delle problematiche presentate dal cliente e delle sue esigenze, concordo il tipo di percorso terapeutico più adatto e formalizzo con il paziente condividendolo con lui, il contratto terapeutico che specifica il setting, gli obiettivi terapeutici, la frequenza e durata degli incontri e l’onorario.